Con piacere annuncio l'avviamento della collaborazione con Andrea Marchetti per la sua linea "La Corte dei Miracoli" in un progetto (in divenire) di Comunicazione e Design nel settore enologico. Qui la prima etichetta nobilitata per la "La Corte", una sintesi di produzione colta e consapevole della Romagna 100%: due vitigni (trebbiano ed albana), tre tipi di terreno (alluvionale di pianura, argille rosse delle prime colline, marnoso arenaceo di alta collina) e cinque microvinificazioni a formare la massa finale... Ed è soltanto l'inizio! Vino italiano prezioso, vino dell'Emilia Romagna. L'Italia è tutta meravigliosa... Ogni angolo ha una storia, ogni territorio ha un sapore, ogni bellezza è unica!
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Altagamma Creatività e Cultura Italiana - Report dal convegno Consumer & Retail Insight 20194/18/2019 Milano, 17 aprile 2019. Il convegno si apre con una bella intro di Stefania Lazzaroni di Altagamma: stiamo assistendo a nuove sfide importanti (nuovi mercati, dazi, materie prime…), all’avvento di nuovi consumatori e di nuovi trend sorprendenti.
In seguito intervento di Luca Solca (Senior Research Analyst, Luxury Goods di Bernstein) ci riporta: “I nuovi consumatori [Millenials e Generation Z] cercano prodotti ed esperienze diverse da quelle ambite venti anni fa dai loro genitori. Vogliono essere sorpresi da nuovi prodotti, da nuovi negozi, da una nuova comunicazione”… Nuove generazioni di consumatori talmente influenti da imporre ai marchi di essere “più coraggiosi e più innovativi”. Un invito al coraggio che scaturisce anche dall’ottimistico intervento di Giovanni Tamburi di TIP (Tamburi Investment Partners - una investment-merchant bank indipendente, celebre nella Finanza positiva e lungimirante di alto livello) Ecco gli argomenti per me di maggiore interesse: - forte crescita delle Collaborazioni tra brand e tra brand e artisti, creativi, designer (co-branding, brand-innovation, licensing, ecc…) - Social Media (e gli Influencers) rimangono le principali leve di influenza per l’acquisto - Crescono gli acquisti online (1/5 avvengono ora in internet) “ma si aggiungono e non sostituiscono gli acquisti in negozio fisico” che ormai deve fare i conti con “soluzioni creative e differenzianti”, d’intrattenimento, esperienziali (anche per stimolare la condivisione di foto/post su Instagram tra utenti: tutta pubblicità per il brand) Molto rilevante inoltre, come fenomeno un pò sorprendente l’avvento del Second-hand anche nel Lusso in particolare nelle limited-edition e più in generale come sensibilità manifesta delle nuove generazioni verso la sostenibilità nei consumi: il ricircolo dei beni, ecc.. Cresce quindi la Sostenibilità come un fattore determinante (60%) degli acquisti. Il Made in Italy per concludere si conferma molto attrattivo e “acquisisce la leadership nelle preferenze di consumatori cinesi e Millennials” (Andrea Illy, Presidente di Altagamma) Insomma sempre più forza alla Creatività innovativa, alla Comunicazione e alle soluzioni differenzianti (fondamentale nei punti vendita fisici). Lorenzo Marabini Consulente Comunicazione Se non puoi combatterli unisciti a loro?! E il Prosecco diventò spagnolo... Al di là dell’operazione commerciale, degli equilibri economici fra aziende di Paesi diversi e del rispetto del "Made in Italy" (temi affrontati nell’articolo odierno di Slowine http://bit.ly/2vW8ywd), mi pare molto interessante l'operazione di marketing e comunicazione che si evince studiando l’immagine del “Prosecco” Freixenet (colosso spagnolo del vino che ha deciso di invadere il mercato estero con un prodotto italiano). Un’operazione fatta apposta per sdoganare un prodotto finora considerato "friendly" (insomma un vino poco impegnativo) destinandolo invece ora ad un target di alto livello. Per conferire importanza all'articolo, sembra quindi abbiano progettato un design carico di elementi "pescati” altrove (rispetto al mondo del vino) e ben consolidati nell'esperienza subliminale, percettiva e culturale propri di un target definito di consumatori. (segue dopo l'immagine) Ho subito riconosciuto il design dei profumi Valentino (uno dei massimi Brand del lusso "made in italy" - uno dei tanti non più di proprietà italiana, giusto per ricordarcelo…) e prima ancora gli elementi architettonici caratteristici di uno dei simboli del Rinascimento italiano: il Palazzo dei Diamanti (dei diamanti!) di Ferrara. Insomma, l’ italianità all’ennesima potenza utile a veicolare messaggi di prestigio, lusso, bontà, bellezza (perfino storia, patrimonio, ecc…) abbinati a Prodotti “italiani” che noi stessi italiani non sappiamo neanche più come fare a valorizzare, figuriamoci vendere (a meno che non ce lo spieghino dall’estero). Speriamo almeno che l’Italia mantenga ancora per qualche anno la proprietà del Palazzo dei Diamanti.
Dalla manifestazione Vinessum 2017 (Cento Artigiani Wine & Food da tutta Italia) qualche immagine delle nostre proposte per la Comunicazione aziendale rivolta alle Cantine e Case Vitivinicole. Alcuni esempi a partire dalla realizzazione di un dipinto, di un disegno, di un ritratto - per es. di un avo fondatore dell'attività, o di un soggetto originale e personalizzato - per giungere alla grafica dell'etichetta sulla bottiglia. L'etichetta è un potente mezzo di Comunicazione e Marketing fin troppo spesso sottovalutato dai Produttori stessi. L'etichetta può attirare l'attenzione, coinvolgere gli utenti, comunicare molti valori e corrispondere alla originalità di un gusto, di un aroma, di una storia, suggerire una pertinenza di abbinamento oppure una contestualizzazione sociale (valutazione del target, del consumatore "tipo") ecc..
Sotto, alcune immagini della mostra organizzata per conto di Vinessum 2017: "Abbinamenti (Animalia)" con le opere su tela di Lorenzo Marabini. ![]() Leggo un bell'articolo del "Boss" del Gastronauta, Davide Paolini che mi ha ispirato alcune considerazioni sull’aspetto visivo delle bottiglie di vino. Il titolo è: ‹‹Se l'etichetta si racconta. Immaginare la storia che si nasconde dietro l'etichetta di un vino.›› (http://www.gastronauta.it/blog/2517-se-l-etichetta-racconta.html). Paolini esordisce con una citazione di un libro del regista Sorrentino (Gli aspetti irrilevanti) e sul “gioco” di costruire delle storie guardando i volti di persone sconosciute: immaginarne il mestiere, la provenienza, ecc.. Quindi nell'articolo segue un paragone tra i volti e le etichette, però Paolini fa riferimento più alle date di produzione di alcuni vini piuttosto che all'aspetto propriamente visivo delle etichette stesse. Eppure fantasticare sulla "vita" di una bottiglia di vino valutandone proprio l’aspetto visivo mi pare un gioco davvero divertente, se non addirittura un tema interessantissimo di analisi in marketing e Comunicazione. Allora l’etichetta è fondamentale, ma raramente i produttori le attribuiscono l'importanza che merita. Se ci si fa caso, ben poche bottiglie si distinguono visivamente sugli scaffali o sui banchetti d'assaggio. Ma è con la vista che si instaura sempre il primo rapporto con la bottiglia ed è qui che si gioca una parte importante di promozione. È infatti tramite l'etichetta che si può comunicare visivamente, in un istante, il "carattere" del prodotto (del produttore). Ed è sempre tramite l’etichetta che un vino può distinguersi lasciando un segno visivo "memorabile”. Si pensi a quanto ci si potrebbe sbizzarrire se ci si impegnasse di più in esperimenti di "ritrattistica" e/o di "sinestesie" tra aromi, bouquet, colori e composizioni visive per concedere ai clienti di vedere il sapore, il carattere e il “volto” di un vino..! Un altro aspetto che ritengo interessante valutare è quanto un’etichetta possa contribuire ad arredare una tavola con gusto, design e originalità se non addirittura divenire motivo di conversazione e socializzazione nel convivio. Le etichette quindi non solo possono "raccontare" - così come le facce - ma possono anche suscitare il racconto e il confronto per entrare efficacemente nella vita e nelle esperienze degli utenti/clienti. In foto: “Philip” (1730-1816) - (interpreta lo spirito del "Nuovo Mondo" viticolo toscano, rappresenta al meglio il carattere "rivoluzionario" di Philip Mazzei ed esprime il desiderio di "ricerca della felicità", come scriveva Mazzei a Thomas Jefferson - cit. da Toscana Wine Architecture http://www.winearchitecture.it/vino/Philip-Toscana-IGT/) |
Autore del BLOGLorenzo Marabini consulente marketing e comunicazione, content media e video producer per Imprese e Territorio. Archivi
October 2022
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