Con piacere annuncio l'avviamento della collaborazione con Andrea Marchetti per la sua linea "La Corte dei Miracoli" in un progetto (in divenire) di Comunicazione e Design nel settore enologico. Qui la prima etichetta nobilitata per la "La Corte", una sintesi di produzione colta e consapevole della Romagna 100%: due vitigni (trebbiano ed albana), tre tipi di terreno (alluvionale di pianura, argille rosse delle prime colline, marnoso arenaceo di alta collina) e cinque microvinificazioni a formare la massa finale... Ed è soltanto l'inizio! Vino italiano prezioso, vino dell'Emilia Romagna. L'Italia è tutta meravigliosa... Ogni angolo ha una storia, ogni territorio ha un sapore, ogni bellezza è unica!
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Per chi si occupa di incoming e marketing turistico, promozione territoriale, ma anche per le singole imprese operanti nel settore, ritengo che il report DALLA CRISI ALLE OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO DEL TURISMO IN ITALIA - Supplemento alla XXIII Edizione del Rapporto sul Turismo Italiano CNR e IRISS sia davvero molto interessante e utile. Questo rapporto è di maggio 2020. Ne avevo palato in un post dopo l’estate ma da allora non è cambiato molto (purtroppo) ed è ancora attuale. Vorrei quindi condividere una mia sintesi (più sotto riporto il link al documento completo). TREND Si prevede un forte recupero. La digitalizzazione esploderà non solo come momento della promozione- informazione ma anche nella strutturazione del prodotto: sarà essenziale per favorire la differenziazione e la qualità dell’offerta. Oltre ai clienti internazionali, che torneranno, c'è anche un orientamento attuale per il recupero dei clienti nazionali di prossimità. La componente ambientale che ha sempre avuto una valenza prioritaria l’avrà ancora di più, così come la riscoperta dei piccoli borghi, alle località di interesse storico e artistico. L’IMMAGINE diviene quindi, per le destinazioni turistiche, anche un elemento strategico per accrescere la propria attrattività e per differenziarsi in un panorama sempre più affollato, a maggior ragione in un contesto sempre più allargato a livello planetario. Bisogna inoltre ricordare come l’immagine di una destinazione turistica sia da considerarsi come un bene pubblico, in quanto coinvolge l’intera comunità locale e quindi risulta compito fondamentale delle istituzioni pubbliche, agenzie nazionali del turismo in primis, non solo la sua tutela, ma anche la crescita del suo valore. COMUNICAZIONE e PROMOZIONE restano funzioni strategiche. Si deve fare appello non solo ai processi cognitivi dei destinatari, ma anche alle loro emozioni. E' quindi rilevante esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie digitali - creando anticipazione, interesse e intenzioni di visita nella fase precedente - come potenti strumenti di marketing esperienziale, particolarmente utili per quelle realtà cosiddette “invisibili” in quanto poco conosciute e visitate, che costituiscono la stragrande maggioranza del patrimonio nazionale. L’INNOVAZIONE DIGITALE - nuove esperienze (integrative) Secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnicodi Milano (2019), i servizi digitali legati alle attività esperienziali presso la destinazione, tra cui quelle relative alla cultura, rappresentano la componente più dinamica di questo mercato, e questo non stupisce considerando che quella culturale rappresenta la motivazione principale che spinge i turisti a viaggiare in Italia, come evidenziano i dati dell’ultimo Rapporto sul Turismo Italiano (Becheri & Morvillo, 2019). Peraltro, proprio un’analisi di quest’ultima edizione del Rapporto mostra l’impegno sia delle grandi città d’arte sia di quelle più piccole nell’offerta di una varietà di applicazioni e servizi digitali per i turisti attraverso i loro siti ufficiali (Apicerni & Marasco, 2019) in grado di assicurare il coinvolgimento emozionale dei visitatori e a volte cambiare il modo di guardare alla cultura e di fare turismo. Sono esperienze che ad esempio intrecciano patrimonio culturale e linguaggi cinematografici per amplificare il potere dello storytelling, per raccontare con nuovi linguaggi i nostri territori e miti, la nostra identità, storia e l’arte da cui il mondo è affascinato - ad esempio con tour virtuali in 360° e filmati (Youtube, etc) diffusi sui siti ufficiali e canali social. MARKETING e PROMOZIONE DOPO IL CORONAVIRUS Si sta presentando un’occasione per rivedere i modelli di offerta, in modo tale di orientare le preferenze dei clienti verso soluzioni più in linea con il rispetto dei territori, dell’ambiente e delle comunità locali. Un approccio particolare in questa fase storica può essere quello basato sulla creazione di surrogati all’esperienza turistica con la proposta di servizi e contenuti innovativi che possono sostituire la fruizione diretta sul territorio nell'ottica di alimentare la prima fase dell’esperienza turistica (l’attesa) con la proposta di contenuti che possano ispirare i clienti anche in vista di prenotazioni di lungo termine. Può essere anche l’occasione per provare a raggiungere direttamente i clienti, riducendo la propria dipendenza commerciale dall’intermediazione delle OTA (Online Travel Agencies). Serve un salto di qualità per porre le premesse per un vero rilancio del sistema turistico italiano, con ricadute positive destinate a durare nel tempo... Ma qui voglio aggiungere una nota: trovo incredibile e assolutamente assurdo in Italia lo scorporo del Turismo dal dicastero della Cultura. Una distinzione anacronistica e perdente che si riflette nelle amministrazioni locali e regionali: "quella culturale rappresenta la motivazione principale che spinge i turisti a viaggiare in Italia" (Fonte: ricerca sul Turismo CNR...) Qui il documento completo: https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/Supplemento_XXIII_Rapporto_Turismo.pdf Lorenzo Marabini Questo post è dedicato a chi ancora si chiedesse che funzione abbia l’Arte, che a differenza di quanto generalmente e erroneamente si pensi gioca un ruolo fondamentale nella società, nella comunicazione, marketing e quindi nel business. Non a caso è stato uno “strumento” fondamentale nella storia a fini religiosi, politici (anche “propagandistici”) in termini di racconto, di campo di esperienze, di visioni del mondo, di possibilità di interpretazione e infine di coinvolgimento dell’utenza.
Sappiamo bene che una definizione dell’arte è impossibile. Dagli studi universitari di estetica ho appreso che si può solo rispondere alla domanda “COME è l’arte?” e non “COSA è l’arte”? Questo perché è un campo di attività umana che non tollera una definizione unica, univoca, e non è possibile per via delle infinte sfaccettature e significati stratificati nella storia - i ruoli che ha avuto, le funzioni che ha “giocato”. E’ per questo che ho molto apprezzato l’ultima edizione della Biennale di Venezia ormai al termine (58esima edizione - 11 Maggio/24 Novembre 2019) curata da Ralph Rugoff - “May You Live In Interesting Times” . Ho apprezzato la scelta degli artisti che si è concentrata come ha dichiarato esplicitamente il curatore sulla “funzione sociale dell’arte che coniughi appagamento e pensiero critico”, su ”artisti che sfidano le consuetudini di ragionamento e ampliano l’interpretazione che diamo di oggetti e immagini, scenari e situazioni” e propongono “alternative al significato dei cosiddetti ‘fatti’ suggerendo altri collegamenti tra essi” (Ralph Rugoff). La mostra tratta una “vasta gamma di tematiche (...) mira a celebrare la capacità dell’arte di stimolare domande e confronti complessi” “‘May You Live In Interesting Times’ dunque esplora il modo in cui l’opera d’arte solleva domande sui modi in cui delineiamo confini e frontiere culturali - illuminando in vario modo il concetto (…) che ogni cosa è connessa” (Ralph Rugoff) E allora qual è dunque il nesso con la Società, la Comunicazione e perfino con il Marketing? Il nesso a pensarci bene è immediato: perché l’Arte è un campo di esperienza estetica (che tratta anche la percezione in generale), è un campo di esplorazione di significati, oltre a quelli assodati di uso comune. Nel Business, nel Marketing non c’è la stessa necessità di vedere “oltre” e perfino PRIMA? L’arte è sempre un campo di esplorazione nell’esperienza della realtà. Quindi avere esperienza (curiosità, conoscenze, competenze) in questo settore, significa possedere una mente aperta a varie possibilità - e questo è un enorme vantaggio anche nella valutazione delle opportunità di Business perché ha a che fare con: l’osservazione della realtà; la valutazione delle novità e dei trend all’interno della/e società; la sensibilità nella considerazione dei significati nella comunicazione; l'individuazione delle strategie e delle opportunità nelle collaborazioni e nelle connessioni di valore (co-branding)… Anche per il World Economic Forum - 2020 Vision - oggi un manager non può più esimersi dal possedere questa sensibilità, abilità, se non vere e proprie competenze ormai considerate fondamentali: creatività, insieme a flessibilità e intelligenza emotiva. D’altronde, benché oggi si assista paradossalmente ad un’adorazione dei dati, parallelamente c’è una grandissima necessità di umanità, di confronto reale di comunicazione personale da parte della clientela - che molti ancora sottovalutano incredibilmente affidandosi ciecamente ai bot (robot), all’intelligenza artificiale… diciamocelo pure, per risparmiare in realtà sui costi del personale. Per esempio, in qualità di consumatore, io personalmente apprezzo tantissimo l’assistenza umana e cortese anche nel mondo digital, mentre abbandono immediatamente conversazioni che riconosco gestite artificialmente. Allo stesso modo, se faccio una ricerca sui motori di ricerca, personalmente non considero molto le inserzioni a pagamento, sponsorizzate. Passo subito a consultare i risultati organici, i quali spesso premiano più l’attività umana che vive dietro alla gestione di un sito web, gli aggiornamenti e le informazioni utili e originali che dispensa… L’Arte, dunque, è ancora un campo umanissimo di possibilità e opportunità infine anche (prosaicamente, strumentalmente, se vogliamo) economiche. E ha molto più valore di quanto si immagini. Non è soltanto intrattenimento. E’ esperienza di vita, di visione (e di utilizzo degli strumenti di comunicazione). Questo è il senso del “Marketing umanistico” oggi - un ritorno dei valori del Rinascimento con l’uomo al centro, ma anche dell’Arte come veicolo di valore in senso generale (di significati, ecc). Forse l’Arte sta avendo una seconda rinascita. Non a caso assistiamo a fenomeni di collaborazione tra Brand (aziende) e artisti, creativi, designers… (vedi i fenomeni di Art Licensing, di packaging per limited editions, capsule collections, etc… ). E questo trend merita di essere di ispirazione per tutte le Aziende, non solo quelle di lusso. Lorenzo Marabini consulente marketing e comunicazione Entriamo in contatto: info@lorenzomarabini.com - in foto (dalla Biennale di Venzia 2019): Christian Maraclay (1955, USA) 48 War Movies, 2019 - installazione monocanale, loop di immagini e suoni sovrapposti. L’opera è composta di oggetti, immagini e suoni preesistenti di cui l’artista si appropria e che manipola. E’ una sovrapposizione di film di guerra (di cui sono visibili solo i bordi esterni) provocando una sensazione di spaesamento, disorientamento e repulsione nello spettatore. Un'esperienza percettivamente immediata che deriva dall’esclusione di una narrazione definita e dall'esclusione dell’armonia delle immagini e dei suoni. |
Autore del BLOGLorenzo Marabini consulente marketing e comunicazione, content media e video producer per Imprese e Territorio. Archivi
October 2022
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