in foto: un esempio di personalizzazione etichetta - "ad arte" - di Lorenzo Marabini Sembra che una DESCRIZIONE EMOTIVA sull’etichetta di un vino influenzi le scelte dei consumatori molto più di quanto non si pensi. L’emotività, il trasporto è quindi in grado di condizionare la predisposizione dei clienti a pagare di più una bottiglia di vino rispetto ad un’altra dotata di una descrizione più semplice e ordinaria. Questo lo ha rivelato uno studio dell’Università di Adelaide. Ma in fondo ciò accade dappertutto se ci si pensi bene. In ogni settore. Qualsiasi racconto (come riposta il neuroscienziato Antonio Damasco) ha il potere di essere maggiormente ricordato per l’apporto emotivo, più che per la semplice esposizione descrittiva dei fatti.
Raramente il consumatore legge la retroetichetta, così l’etichetta di facciata appare come un vero e proprio “cavallo di Troia“ del vino, che a volte è davvero il solo rapporto che si può instaurare col consumatore! Gli stessi produttori dimenticano infatti di essere spesso in competizione con altri colleghi su uno scaffale! E’ quindi determinante l’IMPATTO VISIVO, capace di determinare attrazione, curiosità, appeal! Allora l’impatto visivo (l’aspetto visivo, le descrizioni, il racconto…) è proprio quello che conta in tante occasioni: suscita coinvolgimento, instaura una relazione, attrae. È fuori discussione la qualità del prodotto, ma: “il packaging fa vendere la prima bottiglia di vino, il produttore quelle successive” (Spawton,1990*). Quindi il packaging, il design dovrà giocare di equilibrio fra diversi aspetti: può essere azzardato, originale, tecnico, didascalico, corrispondente al carattere e all’identità del produttore, ecc… Ma sempre e comunque si relazionerà al cliente e ne condizionerà le scelte - nel bene e nel male! Inoltre, oggi un’etichetta di vino può comunicare con il consumatore in maniera assolutamente coinvolgente utilizzando anche accorgimenti più “tecnologici” come il CODICE QR ad esempio: uno strumento in grado di interagire con gli smartphone e sui quale far comparire ad esempio un VIDEO, un racconto, una storia (e NON il link al semplice sito web, come molti fanno… Perchè purtroppo tutti parlano di tecnologia, ma davvero pochi sanno davvero avvantaggiarsene!). L’apporto del video (se usato bene e non come mero Spot televisivo, che oggi è anacronistico) è assolutamente efficace per rafforzare l’appeal di un’azienda, di un prodotto, di un brand in generale, determinandone il successo! Si guardi anche all’uniformità delle comunicazioni e delle PUBBLICITA' sul vino - così spesso ordinarie e così poco originali, incapaci di trattare con l’emozione, con la cultura visiva. La maggior parte di queste NON sono memorabili e ciò significa semplicemente: spreco di risorse e di investimento! NON C’E’ SOLO IL PRODOTTO! I Consumatori - oggi più che mai - apprezzano sentirsi RACCONTARE storie interessanti, storie che a loro volta vogliono trasferire agli amici, ai parenti, ai clienti.. per raccontare valore, significato: penso ai metodi di produzione, alle storie umane specifiche e non solo lavorative, alle peculiarità di ogni produttore, alle sue aspirazioni, agli obiettivi, alle filosofie, ai luoghi, agli aneddoti… Gli argomenti sono tanti e ogni produttore ha la propria ineguagliabile identità da poter e dover valorizzare! *Spawton, T., (1991), Of wine and live asses: An introduction to the wine economy and state of wine marketing, European Journal of Wine Marketing, vol. 25 (3), pp. 1-48. fonti: https://www.thedrinksbusiness.com/2017/07/can-wine-labels-be-used-more-effectively/ http://www.wining.it/perche-la-comunicazione-del-vino-schifo-tutti-gli-errori-piu-frequenti-dei-produttori/ http://academyofwinebusiness.com/wp-content/uploads/2010/05/File-030.pdf http://www.nielsen.com/us/en/insights/news/2017/how-package-design-attracts-todays-wine-consumer.html?cid=socSprinklr-Nielsen
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![]() [NEW RETAIL] - GDO/E-COMMERCE Un nuovo corso nel mondo della distribuzione: più flessibile, tecnologico ed efficiente. Un’integrazione armoniosa tra online e offline (il web e il retail fisico) capace di ridefinire i confini tra i due canali e renderli complementari. Ecco il perché delle recenti partnership tra Google e Walmart (finora la più grande catena GDO mondiale), Amazon e Whole Foods (400 punti vendita), Alibaba (l’Amazon cinese, inarrestabile) e Bailian Group (maggiore retailer della Cina per numero di punti vendita: 4.700) e Sun Art Retail (già partner Auchan con 446 ipermercati) e Lianhua Supermarkets (per non citare la comparsa del primo store fisico di proprietà: il More Mall). Qual è il vantaggio di questa imminente potente ibridazione? Tutto ciò serve a migliorare la competitività dei negozi fisici attraverso la profilazione dei clienti: fornire consigli e promozioni mirate attraverso offerte e notizie personalizzate accuratissime in base alla registrazione degli acquisti, l’incrocio e l’elaborazione dei dati con il BIG DATA, l’intelligenza artificiale, la tecnologia “data-driven”, ecc… Ma le novità però non finiscono qui. La cosiddetta "customer experience" si arricchirà presto anche della possibilità di acquisto tramite sistemi di assistenza vocale con l’ausilio di dispositivi domestici come Amazon (Echo) Alexa (e Look, l’assistente stilista “personal sHopper” che ti dice come stai con determinati vestiti…), oppure via telefono con Google Assistant - tutti sistemi di “smart speaker” dotati ancora di Intelligenza Artificiale per permettere acquisti online semplicemente parlando! [HUMANS, STAND UP!] - NEI NEGOZI CENTRALE È IL PUNTO VENDITA ATTRATTIVO E IL VALORE UMANO Grandi trasformazioni, eppure qualche reazione emerge… Oggi anche nel marketing si parla di un nuovo binomio di valore oltre al B2B e al B2C: è il H2H. E sai cos’è? è lo Human to Human, l’aspetto umano! Un valore che se ne sta andando - e per questo diventa prezioso. Oggi ricerche attente rivolte ai meccanismi comportamentali dei consumatori all’interno dei negozi hanno rilevato quali siano i fattori determinanti del successo, cioè cosa faccia preferire l’esperienza dell’acquisto all’interno dei negozi fisici rispetto agli acquisti online. E’ emerso che tra i fattori determinanti - oltre all’attrattività dell'ambiente - c’è il fattore umano, il vivere il confronto, la possibilità di reperire informazioni tramite l’esperienza sensoriale e il racconto (!), l’esperienza cognitiva, razionale, relazionale ricca di emozioni, sensazioni e stimoli che nessuna piattaforma web può fornire! Allora diventa così centrale per il RETAILER “tornare a fare il commerciante proponendo prodotti interessanti vestiti di relazioni con offerte di valore» (“The humanities are difficult to quantify, which is precisely why they’re more important than ever”) [COMUNICAZIONE] - L’IMPORTANZA DEL RACCONTARSI (dal vivo e con i VIDEO via web/social media) Dunque questa evoluzione del rapporto classico B2B e B2C in H2H (humans to humans) comporta l’importanza del raccontare l’aspetto umano: le aspirazioni, le capacità, curiosità e perfino i dettagli personali legati alla propria attività, insomma la propria identità e il proprio valore aggiunto. Così è nella promozione, nell’utilizzo di strumenti come i VIDEO, utili per avviare una relazione (anche a distanza) con l'utenza. I più funzionali sono quelli che mostrano il dietro le quinte del lavoro, che ci ricollegano all’elemento umano vero che si cela dietro un marchio e ai suoi prodotti. Non a caso l’87% dei marketers utilizza contenuti VIDEO, i quali sui social media generano il 1200% di interazioni in più rispetto alla combinazione di testi e immagini! [SOCIAL MEDIA] - I RISULTATI ORGANICI SONO VIVI, AUTENTICI ED EFFICACI! A discapito di tante credenze e dello sperpero di risorse economiche - i social media premiano ancora i contenuti ORGANICI, risultando indiscutibilmente i più autentici e quindi più efficaci rispetto alle “narrazioni artificiali” o a post a pagamento spesso di bassa qualità contenutistica e a basso coinvolgimento emotivo. Then… la chiave è: Stay humans, stay organic! ;) Lorenzo Marabini fonti: https://www.masterstudies.com/article/Why-the-Humanities-Are-More-Important-Than-Ever/?utm_content=bufferc7f77&utm_medium=social&utm_source=facebook.com&utm_campaign=buffer http://tendenzeonline.info/articoli/2017/06/01/che-cosa-offrono-piu-i-negozi-che-il-web-non-puo-fare/ http://www.gdonews.it/2017/11/23/alibaba-conquista-gli-store-fisici-di-auchan-in-cina/ http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-06-17/amazon-barbarossa-e-terrore-che-incute-gdo-194034.shtml?uuid=AEFfqagB&refresh_ce=1 http://www.dcommerce.it/mercato/2017/09/07/la-sfida-di-alibaba-al-mondo-retail-arriva-more-mall/ https://www.digital4trade.it/tech-lab/amazon-echo-look-adesso-la-videocamera-ci-dice-come-vestire/ http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/11/19/cosi-singles-day-alibaba-raddoppiato-gli-incassi-black-friday-cyber-monday/ https://www.digital4.biz/digital4/ecommerce-in-italia-oltre-23-miliardi-un-euro-su-3-speso-da-mobile-food-punto-debole-solo-il-15_436721510662.htm http://www.responsiveinboundmarketing.com/blog/video-marketing-statistics-for-2016 http://www.ninjamarketing.it/2017/11/29/contenuti-organici-social-migliorare/ Dalla manifestazione Vinessum 2017 (Cento Artigiani Wine & Food da tutta Italia) qualche immagine delle nostre proposte per la Comunicazione aziendale rivolta alle Cantine e Case Vitivinicole. Alcuni esempi a partire dalla realizzazione di un dipinto, di un disegno, di un ritratto - per es. di un avo fondatore dell'attività, o di un soggetto originale e personalizzato - per giungere alla grafica dell'etichetta sulla bottiglia. L'etichetta è un potente mezzo di Comunicazione e Marketing fin troppo spesso sottovalutato dai Produttori stessi. L'etichetta può attirare l'attenzione, coinvolgere gli utenti, comunicare molti valori e corrispondere alla originalità di un gusto, di un aroma, di una storia, suggerire una pertinenza di abbinamento oppure una contestualizzazione sociale (valutazione del target, del consumatore "tipo") ecc..
Sotto, alcune immagini della mostra organizzata per conto di Vinessum 2017: "Abbinamenti (Animalia)" con le opere su tela di Lorenzo Marabini. Con l'incarico di curare la strategia di Marketing e Comunicazione di Vinessum, ci siamo impegnati a valorizzare l'esistente.. Vinessum è una manifestazione ideata da Andrea Marchetti, in collaborazione con Blu Nautilus di Rimini (gestione Fiera di Faenza), ormai giunta nel 2017 alla sua 4^ edizione. Un evento che quest'anno raduna a Bagnacavallo (Ravenna), presso l'Antico Convento San Francesco, un centinaio di vignaioli artigiani d'eccellenza provenienti da tutta Italia (e non solo) più una decina di Artigiani del Food, sempre d'eccellenza. Ma in che modo abbiamo valorizzato l'esistente? Abbiamo studiato una strategia di promozione sfruttando il Pay Off di Vinessum: "Vignaioli Artigiani Protagonisti". Quindi abbiamo valorizzato il termine "protagonisti" rendendo davvero tali i Vignaioli, con la realizzazione di alcuni mini video, mini storie pubblicate in seguito sul sito web www.vinessum.it e relativi canali Social (prima del nostro intervento esisteva soltanto il canale Facebook di Vinessum, il resto è stato realizzato ad hoc). I Vignaioli sono diventati dunque davvero "protagonisti" filmici.. E il pubblico ha propriamente recepito questo, apprezzando e condividendo. Sono emerse storie di filosofia di produzione (eco-sostenibile, biologica, ecc..) e mini storie personali di interessantissimi personaggi, originali e sorprendenti (a volte davvero già personaggi di Spettacolo)! Pertinenze: abbiamo inoltre ritenuto importante trovare partner/sponsor dell'iniziativa che potessero trarre benficio a loro volta dalla manifestazione. Una valorizzazione reciproca, in una sorta di partnership, ad esempio con BRT corriere espresso e relativo servizio Secure-BOX che conoscevamo, dedicato in particolare alla consegna di bottiglie di vino (vetro) in piccoli/medi quantitativi. L'altro player interpellato è un fornitore di Caffè di altissima qualità italiana, la Torrefazione Gourmet di Imola. Sappiamo infatti che il mondo del Caffè e quello del Vino (in particolare se si parla di eccellenza artigiana) siano molto vicini, anche i termini commerciali: spesso i dealers horeca trattano entrambi gli argomenti. ![]() Ma non è finita... La consulenza ci ha portato a contribuire nell'orgnanizzazione generale dell'Evento e nel design dell'allestimento generale anche con una mostra d'arte -sempre all'interno dell'Antico Convento San Francesco- che vedrà esposti i dipinti della serie "Animalia" che, per l'occasione si trasforma in "ABBINAMENTI". Ecco perchè: quante volte abbiamo sentito parlare di abbinamenti CIBO/VINO? C’è chi dispensa consigli sugli abbinamenti “giusti”, quelli insomma che si “devono” rispettare e che in fondo sono spesso soltanto "omologati"... Ma c’è anche chi azzarda, chi rompe le righe e non ci sta! Alla fine il gusto è sempre soggettivo… A volte anche le cose tra loro più azzardate possono creare un’armonia insolita, inaspettata, sorprendente. Allora è giusto che ognuno di noi faccia la propria esperienza di gusto provando e sperimentando in prima persona, anche contro le regole costituite a volte incomprensibilmente imposte. Ecco cosa rappresenta l’esposizione di dipinti di Lorenzo Marabini “Animalia”, che per l’occasione di Vinessum 2017 si trasforma in “ABBINAMENTI” come omaggio d’intrattenimento (ludico) estetico dedicato agli ospiti di Vinessum! Questo il sito: www.vinessum.it |
Autore del BLOGLorenzo Marabini consulente marketing e comunicazione, content media e video producer per Imprese e Territorio. Archivi
Luglio 2021
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